Le Pietre del Fuoco



Le pietre focaie italiane " folénde " hanno una patria specifica : la Lessinia in provincia
di Verona nei paesi di Cerro, Lugo, Trezzolano, Mezzane, S. Anna d'Alfaedo dove affiora abbondante la selce, materiale costituito la quarzo microcristallino in noduli derivato da silice amorfa originata da piccolissimi organismi marini dissolti negli strati di pietra calcarea del Biancone, formatosi nei mari profondi del Cretaceo 130 milioni di anni fa.






La selce di consistenza dura ed omogenea si spacca in lamine con bordi taglienti e già dalla preistoria fu utilizzata per ricavare punte, coltelli, raschiatoi (sito Riparo Tagliente, Stallavena, 12.000 A.C. e Cà Palùi), ma il loro uso massiccio si ebbe in tempi relativamente recenti dal 1700 fino alla metà del 1800 come pietra focaia da acciarino ad uso militare e civile.
E ' documentato che nel periodo napoleonico la Ditta L. Boldrini esportava da Verona cento barili al giorno contenenti ognuno 20.000 pietre da fucile. Si calcola che in detto periodo siano state prodotte 70 milioni di pietre. Altre erano normalmente utilizzate per uso civile.





Ancora oggi passando in questi luoghi si possono notare lungo le strade, cumuli di pietre di scarto derivanti dalle fasi di lavorazione che tanta importanza ebbe nei secoli scorsi per questi poveri territori di montagna dove, per evitare la silicosi che portava l'età media a 30 anni, bisognava lavorare sempre all'aperto!
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Sante Petrini