Correva l'Anno Domini 1454 ed in quel
di Marostica ,amena cittadina della Pedemomtana Veneta vicina a Bassano,
era arrivato da poco il dominio della Serenissima ma gli usi e costumi
erano ancora quelli medioevali quando l'autorità era dei feudatari.
Come nelle migliori storie c'era una bella donzella , Lionora, figlia
del podestà Taddeo Parisio nominato dalla Repubblica di Venezia
per governare quella città.
Su quella non comune bellezza avevano poggiato gli sguardi due baldi
giovani figli di signorotti locali, Vieri da Vallonara e Rinaldo da
Angarano, che non indugiarono a sfidarsi a duello come nelle migliori
tradizioni cavalleresche, per avere la
mano della bella Lionora. |
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Ma il nuovo governo della Serenissima
proibiva ogni forma di combattimento, per cui il Podestà escogitò
una incruenta tenzone: avrebbe concesso la mano della figlia a chi
dei due si fosse dimostrato più abile nel nobile gioco degli
scacchi.
Non doveva però essere una partita a tavolino ma una vera gara
nella piazza alla presenza di Taddeo, dei notabili, di Lionora e di
tutto il popolo. Vincerà Vieri da Vallonara del quale Lionora
era segretamente innamorata. Trascorso quasi mezzo millennio dal 1923
a ricordo di quell' evento, ogni anno viene ripetuta sullo stesso
luogo la partita con un corteo di personaggi nei fastosi costumi del
1400 e dalla partecipazione del pubblico, l'entusiasmo per la tenzone
è sempre vivissimo. |
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