La storia di Venezia scolpita sulla sabbia - Lido di Jesolo 2012.
|
Nascita della Venezia Marittima (400-500 d.c.)
Alla caduta dell’ Impero Romano il territorio della X Regio Venetia et Istria, fu flagellato da ripetute invasioni barbariche con saccheggi, distruzioni e morte che costrinsero gli abitanti delle principali città della terraferma ( Padova,Treviso, Oderzo, Altino, Concordia, Aquileia ) a trovare in parte rifugio nelle isole costiere allora abitate da pochi pescatori. Dopo i Visigoti di Alarico e gli Unni di Attila, i Longobardi arrivati per ultimi, crearono nella terraferma dei feudi da loro controllati. Si crearono così due entità separate, una sulla terraferma di impronta feudale- germanica ed una sul litorale marittimo di impronta romano-bizantina, la Venezia Marittima che all’ inizio era sotto la diretta protezione di Bisanzio .Costruire edifici in muratura su un terreno acquitrinoso e molle non fu per niente facile e la sfida tra l’uomo e la natura ostile fu dura ed incessante, se un cronista dell’ epoca longobarda riportava che gli abitanti della laguna vivevano come uccelli appollaiati sui rami. Fu necessario consolidare ogni palmo di terreno con pali di legno infissi nella melma fino a raggiungere lo strato più solido sottostante e dopo aver asportata l’acqua, riempire il perimetro con materiali solidi di risulta che spesso provenivano dalle città abbandonate in terraferma e ricoprire il tutto con uno spesso tavolame da dove partiva la costruzione in muratura.
S. Marco ( 828 d.c.)
Dopo aver respinto attacchi dei Longobardi, dei Franchi che volevano inglobare Venezia allora sotto protezione di Bisanzio, nel loro Impero e successivamente il tentativo del patriarca di Aquileia legato all’ impero Carolingio di annettere Venezia Marittima alla sua giurisdizione, Venezia si rese lentamente indipendente anche dai Bizantini e si costituì in Repubblica autonoma pur mantenendo con loro ottimi rapporti culturali e commerciali. Nell’ 828 con l’arrivo a Venezia delle spoglie dell’ Evangelista Marco trafugate come dice la leggenda ad Alessandra d’ Egitto da due mercanti veneziani , il prestigio della città acquistò superiorità religiosa e morale su qualsiasi altra giurisdizione in quanto San Marco fu proclamato patrono di Venezia e dell’ area lagunare ed in suo onore costruita una grandiosa basilica.
La pace di Venezia (1177 d.c.)
La lunga disputa e lotta tra gli Imperatori del Sacro Romano Impero ed il Papato per la supremazia delle investiture dei feudatari o vescovi che controllavano il territorio, portò allo scontro finale tra Papa Alessandro III affiancato dalla Lega Lombarda dei Comuni del Nord Italia e l’Imperatore Federico Barbarossa. Dopo lunghe e difficili trattative diplomatiche il veneziano Sebastiano Ziani riuscì a far incontrare a San Marco i due antagonisti e sancire la fine del lungo e sanguinoso conflitto. Per Venezia fu un momento di grande affermazione politica in quanto era ormai riconosciuta alla pari del Papato e dell’ Imperatore.
L’Arsenale
Secondo la tradizione fu il Doge Ordelafo Falier a fondare l’Arsenale nel 1104 ma solo dal 1200 in poi ci sono giunti al riguardo documenti ufficiali. La Casa de l’Arsenal fu per secoli il più grande cantiere del mondo occupando 1/6 dell’ intera area urbana di Venezia, dove lavoravano ben 16.000 persone e si svolgevano tutte le operazioni e manifatture inerenti alla costruzione e manutenzione delle navi.
Comunità straniere a Venezia
La Serenissima tra il Medioevo e l’Età Moderna fu il centro di importanti traffici tra l’Oriente e l’ Europa. Era naturale che convergessero in città mercanti e lavoratori sia dall’ Oriente (Turchi, Greci, Armeni, Ebrei, Persiani) e dalla Dalmazia (Schiavoni, Albanesi) che dall’ Europa (Tedeschi, Svizzeri) e da altre regioni italiane . Venezia concesse loro libertà di riunione in confraternite e punti di incontro (fonteghi) sempre però sotto le leggi della Repubblica.
La Basilica si Santa Maria della Salute
Al seguito della terribile peste scoppiata nel giugno del 1630 che decimò la popolazione veneziana, fu fatto voto dal Doge Nicolò Costantini e dal popolo di erigere un santuario in onore della Vergine Maria affinché cessasse quel flagello. L’opera in stile barocco veneziano è dell’ architetto Baldassarre Longhena.
Il Ponte di Rialto
Il quartiere di Rialto era il centro economico e commerciale di Venezia attraversato dal Canal Grande. Per unire le due sponde fu costruito nel 1180 un ponte di barche poi nel 1265 un ponte il legno su palafitte, crollato poi ricostruito ed infine distrutto da un incendio del 1514. Fu deciso perciò la costruzione di un ponte in muratura al cui progetto parteciparono famosi architetti del tempo ( Palladio, Sansovino, Scamozzi). L’incertezza per la scelta era grande e solo nel 1588 si decise di dar corso al progetto di Antonio Da Ponte non senza polemiche. Solo quando fu inaugurato nel 1591 l’opera venne ammirata e lodata per la sua bellezza ed arditezza. La sua campata unica in pietra fu per molto tempo la più grande del mondo.
Il Carnevale
Del Carnevale di Venezia abbiamo testimonianze fin dal 1094 poiché la festa fu sempre incoraggiata dalle autorità ai fini di promuovere l’unità e la concordia della popolazione costituita da popolo e patriziato. Nel 1162 venne ufficializzata per celebrare la vittoria del Doge Vitale Michiel III contro Ulrico, Patriarca di Aquileia e dei suoi feudatari dipendenti dall’ Imperatore Germanico. Con l’occasione in piazza si decapitava un toro e 12 maiali rappresentanti gli sconfitti che per beffa erano costretti a fornire gli animali. Il Carnevale completo a Venezia iniziava il 26 dicembre fino al mercoledì delle ceneri. La festa divenne talmente famosa che attirava in quel periodo gente da tutta Europa e dal Mediterraneo.
Il Leone Alato di San Marco
Il Leone Alato di San Marco rappresenta universalmente Venezia nell’ immaginario collettivo ed è il simbolo dell’ Evangelista Marco che si fonde con la storia e la civiltà della Serenissima. Fu San Girolamo ( 349-419 d.c.) ad interpretare i quattro esseri strani apparsi al profeta Ezechiele e all’ Apostolo Giovanni come i quattro evangelisti dove il Leone Alato rappresentava San Marco. Già nel 1329 l’ immagine di San Marco , protettore della città, apparve in forma di Leone su una moneta veneziana poi nel 1355 sui vessilli del Doge Domenico Michiel.
La Repubblica di Venezia nella sua lunga storia ha fatto dell’ esperienza di governo una fonte unica e originale per codificare le sue leggi: per esempio si ricorda che alla presentazione al popolo per l’approvazione dei 3 Saggi alle Acque si richiedeva per il giudizio la formula dei 3 P ”prima Peséi - ovvero se valgono, poi Paghéi - ovvero siano ben remunerati, alla fine Pichéi se sbagliano.”
|
|
|