Viaggi navali epici Pietro Querini da Venezia alle isole Lofoten.
Nel 1431 il nobile veneziano Pietro Querini con una “Cocca Venezian “ di 700 tonellate e 68 marinai salpò da Venezia diretto a Creta da dove, dopo aver caricato vino, spezie ed altre mercanzie, diresse la prua alla volta delle Fiandre. Dopo un viaggio pieno di difficoltà la nave naufragò al largo della Norvegia e l’equipaggio salì su due scialuppe ,una con 21 uomini che non diede più notizie, l’altra con 47 uomini comandati da Querini, approdò in un isolotto deserto. Dopo parecchi giorni il Querini con 8 marinai sopravvissuti, venne salvato da tre pescatori di Rost isoletta delle Lofoten –Norvegia del Nord oltre il Circolo Polare Artico e quivi rimasero per tre mesi. A Rost Pietro Querini si avvide del particolare modo con cui quei pescatori per conservare il merluzzo lo essicavano al vento freddo e perciò chiamato stokfish. Querini pur naufrago ma sempre commerciante, intuì subito la grande importanza vista la conservabilità e facilità di trasporto di quell’ottimo pesce e al ritorno a Venezia dopo un anno ne portò con sé alcuni per farlo conoscere. Ma più che ai veneziani abituati al pesce fresco, esso trovò ampi consensi nella terraferma ed in particolare a Vicenza dove battezzato “ baccalà”, diventò uno per più gustosi e rinomati piatti della cucina veneta. Nel 2007 una spedizione vicentina ha ripercorso lo stesso tragitto del Querini da Venezia a Rost per commemorare quell’ epico viaggio.