Palladio e le Ville Venete


Ai tempi dell' Impero Romano i grandi signori evevano creato, al centro di vasti possedimenti terrieri, ville magnifiche per dirigere le attività agricole e per gustare " l'otium campestre".
Mille e cinquecento anni dopo nel 1500 i grandi signori di Venezia al culmine della loro prosperità ottenuta dai traffici commerciali con l'Oriente e l' Europa, decisero per finalità politiche ed economiche, di attuare una vasta riforma fondiaria del territorio veneto con bonifiche e coltivazioni accorte di nuove colture, quali il riso, il mais appena giunto dalle Americhe, il baco da seta.
Al centro delle loro proprietà vollero un prestigioso edificio abitativo con adiacenti i magazzini e depositi connessi all' attività agricola.
Il primo architetto che ispirandosi ai resti delle antiche costruzioni romane, ripropose alla ricca aristocrazia del 1500 quei modelli fu il Palladio, seguito da altri illustri architetti del tempo.
La storia di Andrea di Pietro della Gondola detto in seguito Palladio è il trionfo del genio umano.
Nato a Padova nel 1508, figlio di un umile mugnaio ed orfano di madre, fu messo a 13 anni ad imparare il mestiere di scalpellino, sottoposto ad angherie ed umiliazioni, fino a scappare nella vicina città di Vicenza dove, quel ragazzo dalle mani rovinate, senza alcun studio, dimostrò la sua abilità e le sue idee. Attratto dalla bellezza e dal valore civile dell' architettura della civiltà romana antica, fu incoraggiato e preso sotto protezione dall' aristocratico Giovanni Giorgio Trissino che lo portò a Roma per studiare dal vivo i resti dei monumenti antichi.
Il suo genio fu di adattare al nuovo contesto quelle opere che ormai erano relitti del passato. Le linee classiche e perfette delle sue costruzioni, impreziosite da statue, stucchi ed affreschi dei più importanti artisti dell' epoca, diedero un' armonia unica al paesaggio veneto. Il Palladio con il suo stile ed il suo trattato sull' architettuta, influenzò nei secoli seguenti il modo di costruite in Europa e nelle Americhe, particolarmente in Inghilterra ( the Queen's House di Inigo Jones a Greenwich, la Chiswick House di Lord Burlington, la Mereworth Castle nel Kent) e negli Stati Uniti dove Thomas Jefferson architetto e futuro presidente considerava l'opera del Palladio " the Bible". Si ricordano la villa Monticello, la residenza di Tara in Via col Vento e la Casa Bianca di Hobon.
Nel Veneto quel tipo di civiltà di cui le circa 4000 ville erano l'espressione, durò fino al dopoguerra quando l'avvento dell' industrializzazione portò alla crisi di quel mondo del quale quelle magnifiche costruzioni sono ora solo testimonianze. Purtroppo i nuovi arrichiti si curano ben poco della bellezza ma solo del denaro. Basta dire che in prossimità di Villa Emo a Fanzolo di Vedelago(Treviso),esempio di perfezione e bellezza tutelata come Patrimonio dell' Umanità, in un terreno adiacente i nuovi padroni-distruttori volevano fare una enorme cava per estrarre giaia, cancellando per sempre l'antico paesaggio. Il genio di Palladio ci aveva dato la bellezza,
l'ingordigia e la stupidità di oggi producono sono brutture e disastri.. Solo una forte protesta dei cittadini è riuscita a bloccare in extremis lo scempio.

Ecco alcune prestigiose realizzazioni:


- La Rotonda- Vicenza.
Progettata dal Palladio verso il 1567, perfetta nelle linee classiche, con ricche decorazioni pittoriche,
ideale luogo di relax e meditazione intellettuale.
- Villa Cordellina- Montecchio Maggiore- Vicenza.
Opera spendida di Giorgio Massari del 1735
con affreschi del Tiepolo.
-Villa Negri - Mussolente - Vicenza.
Disposta sulla cima di un colle, magnifica per la scenografia
è del 1763 su disegno di Antonio Gaidon,
ispirato dal maestro Daniello Bernardi.
Villa Rovero - San Zenone degli Ezzelini - Treviso.
E' del 1610 con elementi rinascimentali e quattrocenteschi
fusi armoniosamente.
Villa Spineda - Venegazzù - Treviso.
Un interessante e magnifico complesso realizzato
nel 1770 da Giovanni Miazzi su progetto
di Francesco Maria Preti.
Villa Barbaro - Maser - Treviso.
Straordinaria opera del 1558 su progetto del Palladio,
ornata con affreschi del Veronese e decorazione di
A. Vittoria con tempietto a modello del Pantheon,
ultima opera del Palladio.

Villa Emo - Fanzolo di Vedelago - Treviso.
Perfetta opera del Palladio del 1564,
affrescata all' interno dallo Zelotti,
considerata Patrimonio dell' Umanità.



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Sante Petrini